domenica 11 novembre 2012

Presentazione: La scomparsa di Emidio De Fanis (Roma, venerdì 16 novembre, ore 18.30)


Libreria Koob
Via Luigi Poletti 2 - 00196 ROMA
tel. 0645425109 - info@koob.it


venerdì 16 novembre, ore 18.30

presentazione del romanzo giallo

La scomparsa di Emidio De Fanis
di Armando Francesconi

Edizioni Tabula fati

ne parlano con l’autore 
Antonio D'Eugenio, Rosella Vitale e l'editore Marco Solfanelli





sabato 10 novembre 2012

Presentazione: IL BAMBINO SPEZZATO di Paola Ottaviano (Vasto, giovedì 15 novembre, ore 17,00)


Il Lions Club Adriatica Vittoria Colonna organizza la presentazione del libro, della psicologa Paola Ottaviano, Il bambino spezzato (Edizioni Tabula fati), presso l’Hotel Rio (Marina di Vasto), giovedì 15 novembre alle ore 17,00.

Il libro affronta un tema di grandissima attualità, evidenziato anche dalle recenti cronache giornalistiche, che tratta della separazione coniugale “difficile”. Un testo agile e facilmente comprensibile, rivolto a quanti, per lavoro, per curiosità, per necessità, devono avvicinarsi alla Legge 54 - 8 febbraio 2006 "Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli".

Il libro si propone anche come testo didattico di approfondimento nei Licei Pedagogici e della Scienze Sociali.

Oltre all’autrice, interverranno l’avv. Giuseppina Fabretti, esperto di Diritto di Famiglia e il Presidente del Lions Club organizzatore, il dott. Luigi Marcello.
Gli interventi del pubblico saranno moderati dalla dott.ssa Paola D’Adamo, giornalista della emittente televisiva TRSP.




Paola Ottaviano
IL BAMBINO SPEZZATO
Contiene il testo integrale della Legge n. 54 – 8 febbraio 2006
“Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”
Presentazione di Gianfranco Dosi
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-272-0]
Pag. 104 - € 10,00




sabato 8 settembre 2012

Recensione: UN AMORE NELLA BUFERA di Marino Solfanelli (Edizioni Tabula fati)


Una storia d'ordinaria poesia

 Un film pornografico, firmato da Pier Paolo Pasolini, "I cento giorni di Sodoma", ha proiettato l'ombra viscida e turpe della calunnia partigiana sopra l'avventura dei militanti nella Rsi.
 I giovani che si arruolarono volontariamente nelle forze armate della Rsi, infatti, non speravano di rovesciare l'esito tragico della guerra né ambivano a seguire la cultura pasoliniana fino alla pratica di vizi aborriti e condannati dall'educazione religiosa ricevuta in famiglia e nella scuola. La loro unica ambizione era combattere valorosamente e in tal modo lavare l'onta della capitolazione senza onore a Cassibile.
 I combattenti della guerra già perduta, infatti, rivivevano, nella tragica realtà della lotta impari, i poemi degli eroi sfortunate, le storie e le leggende che avevano nutrito la loro anima negli anni della scuola: Ettore che affronta Achille, gli spartani alle Termopili, Orlando a Roncisvalle, Corradino di Svevia, Giovanni dalle Bande Nere. 
 Sulla linea gotica i volontari del Battaglione "Mameli", infatti, dimostrarono che la loro ambizione non era vana e respinsero più volte gli attacchi sferrati da americani di soverchiante numero e armamento. Ai confini dell'est e dell'ovest i volontari fascisti resistettero strenuamente ai titini e ai gollisti.
 Simbolo della passione invincibile dei giovani fascisti fu l'azione (recentemente rievocata dallo storico Alberto Rosselli) condotta il 24 aprile del 1945, di fronte alla costa di Sanremo, da un Mas che silurò e mise fuori combattimento un incrociatore francese.  
 Chi ha avuto il privilegio di conoscere e frequentare repubblichini autentici e fascisti irriducibili, quali  Primo Siena, Massimo Zamorani, Roberto Melchionda, Enzo Erra, Bartolomeo Zanenga, Sergio Bornacin, Giano Accame, Sandro Guarnieri, Roberto Garufi, Silverio Bacci, Lello Graziani, Silvio Adorni, Alfredo Burzomato, Dino Grammatico e Orazio Santagati non può disconoscere l'alta virtù che ha governato la loro esistenza.
 Ora uno spiraglio alla verità sull'animo dei combattenti repubblicani è aperto da un breve, magnifico racconto di Marino Solfanelli, "Un amore della bufera", pubblicato il questi giorni da Tabula Fati, animosa e brillante casa editrice in Chieti.
 Solfanelli traduce e comunica la sua passione di attore e storico della magnifica avventura in uno stile narrativo limpido e coinvolgente.
 Chi legge il suo breve racconto è trasportato nell'atmosfera singolare in cui operavano i protagonisti dell'ultimo fascismo. Un luogo della memoria dove l'eroismo dei giovani volontari incontrava la purezza del sentimento. Non un'invenzione letteraria ma una storia che si rovescia felicemente nella letteratura.
 Lo scritto di Solfanelli contribuisce al dissolvimento del fumo fetido e malsano che fu prodotto da Pasolini per la contentezza degli antifascisti radunati nel salotto dei fruitori della sconfitta. Luogo  riservato agli iniziati ai misteri della dissoluzione totalitaria e perciò al culto dell'antiItalia.
 Il libro di Solfanelli si colloca felicemente nella scena del revisionismo che è ultimamente accelerato dall'esito disonesto e fallimentare delle ideologie che hanno vinto la Seconda guerra mondiale.

Piero Vassallo


Marino Solfanelli
UN AMORE NELLA BUFERA
Edizioni Tabula fati
Pagg. 56 - Euro 6,00



mercoledì 25 luglio 2012

Presentazione: LA LUCE DEL MONDO (Potenza, domenica 5 agosto)

Domenica 5 agosto 2012,  alle ore 18:30, nella Pinacoteca del Santuario del SS. Crocifisso di Forenza (Potenza),  nel trentennale del gruppo dei poeti "La Vallisa" di Bari, sarà presentata l'antologia La luce del mondo (Tabula Fati, Chieti 2012) curata dallo scrittore Marco Ignazio de Santis. Coordinerà l'incontro la scrittrice Anna Santoliquido.
Presenzieranno il sindaco Francesco Mastandrea e padre Emilio Giugno. Interverranno i poeti Nicola Accettura, Rino Bizzarro, Gaetano Bucci, Marco Ignazio de Santis, Daniele Giancane, Angela Giannelli, Renato Greco e Gianni Antonio Palumbo.


lunedì 16 aprile 2012

Presentazioni al Salone del Libro di Torino (10-14 maggio 2012)

Venerdì 11 maggio 2012

- ore 15:00 - 15:30
BRUCIA ANCHE ORA di Sergio Ragnolini
Edizioni Solfanelli

- ore 15:30 - 16:00
LA TRAGICA MORTE DI IPPOLITO NIEVO di Cesaremaria Glori
Edizioni Solfanelli


Sabato 12 maggio 2012

- ore 15:00 - 15:30
IL CORTILE di Daniela Miscia
Edizioni Tabula fati

- ore 15:30 - 16:00
NUVOLE ROSSE SOTTO IL MARE di Antonio Tenisci
Edizioni Solfanelli

- ore 18:00 - 18:30
TORINO SEGRETA di Lodovico Ellena
Edizioni Tabula fati


Domenica 13 maggio 2012

- ore 11:00 - 12:00
FIABETICA - Collana a cura di Silva Ganzitti
Partecipano Silva Ganzitti, Gaetano Gerbino e l'editore Marco Solfanelli
Edizioni Tabula fati

- ore 17:00 - 17:30
AMORI POLARI di Giorgia Bellitti
Edizioni Tabula fati

- ore 17:30 - 18:00
FESTINA LENTE di Sandro Naglia
Edizioni Tabula fati

-ore 18:00 - 18:30
IL PELLEGRINO SPAGNOLO di Fiorella Borin
Edizioni Solfanelli

- ore 18:30 - 19:00
IL RISVEGLIO DEL FUOCO di Chiara Cilli
Edizioni Tabula fati

- ore 19:00 - 19:30
CALUMNIA di Fabrizio Cordoano
Edizioni Tabula fati

- ore 19:30 - 20:00
LUIGI TENCO. Storia di un omicidio di Nicola Guarneri e Pasquale Ragone
Edizioni Tabula fati


Lingotto Fiere - Padiglione 3 -  Stand  R 38 – S 41  


La brochure di tutte le presentazioni al padiglione della Regione Abruzzo.

sabato 4 febbraio 2012

Presentazione delle nostre edizioni

Pescara, sabato 18 febbraio 2012 (ore 17:30)
Libreria Libernauta
Chiara Cilli
IL RISVEGLIO DEL FUOCO
Edizioni Tabula fati
Presenta Arturo Bernava

Chieti, giovedì 1° marzo 2012 (ore 18:00)
Salotto Culturale Semprevivo
Rita La Rovere
LETTERE D'AMORE DALLO ZODIACO
Edizioni Tabula fati

Chieti, venerdì 2 marzo 2012 (ore 18:00)
Salotto Culturale Semprevivo
Daniela Miscia
IL CORTILE
Edizioni Tabula fati
Presenta Marco Tabellione

Pescara, sabato 10 marzo 2012
Libreria Libernauta
Flora Amelia Suàrez Càrdenas
POESIAS
Edizioni Tabula fati
Presenta Marco Tabellione

Chieti, giovedì 29 marzo 2012 (ore 18:00)
Salotto Culturale Semprevivo
Chiara Cilli
IL RISVEGLIO DEL FUOCO
Edizioni Tabula fati
Presenta Arturo Bernava

lunedì 23 gennaio 2012

Ricordando Luigi Tenco: La vita, la musica e la morte fra misteri e arte

Il 27 gennaio 2012 saranno passati 45 anni dalla morte di Luigi Tenco. Poche vicende hanno simmetricamente diviso l’Italia per così tanto tempo come la tragica fine del cantautore genovese. L’annosa dicotomia tra omicidio e suicidio, emersa fin dalle prime ore di quella notte del gennaio 1967, sembra ancora lontana da una soluzione certa. Ma ripercorriamo brevemente la storia di questo ragazzo morto prematuramente all’età di 29 anni.
Luigi Tenco nasce a Cassine (Alessandria) il 21 marzo 1938. La passione per la musica è evidente fin da piccolo: a soli 15 anni fonda il suo primo gruppo, la Jelly Roll Boys Jazz band. A 19 anni entra nel Trio Garibaldi e la voglia di sperimentare nuovi strumenti ne perfeziona la tecnica. Sono i primi passi nel mondo della musica, la stessa che sarebbe diventata da lì a qualche tempo la vera passione di una vita breve ma intensa. Il talento di Tenco è evidente e la svolta arriva nel 1959: l’amicizia con Gianfranco Reverberi lo porta a trasferirsi a Milano dove ottiene i primi lavori suonando il sax in tutte le incisioni della casa discografica Dischi Ricordi. Arrivano così altri contratti, dapprima con la Jolly e infine con la RCA italiana. Quest’ultima ha grandi progetti per Tenco: nell’estate 1966 gli affianca Dalida, una star internazionale, e nei mesi successivi matura l’obiettivo di vincere il successivo Festival di Sanremo dove la coppia decide di esibirsi con una canzone difficile e diversa dalla tradizione musicale sanremese: “Ciao amore ciao”.
Nel corso di quel maledetto Sanremo, Tenco trova la morte nella sua stanza d’albergo 219 dell’Hotel Savoy, la notte tra il 26 e il 27 gennaio 1967. Da quel momento in poi il confine tra ipotesi e certezze diventa sempre più sottile. Il commissario Molinari, incaricato delle indagini, arriva sulla scena del crimine inviando immediatamente un messaggio all’Ansa asserendo che Tenco si è suicidato: non gli è necessario alcun accertamento per giungere a tale conclusione. Eppure le imprecisioni della Polizia costituiscono il primo vero intralcio alle indagini. I necrofori intervenuti per portare via il corpo di Tenco sono dapprima incaricati di trasportarlo all’obitorio di Valle Armea; arrivati a destinazione si chiede loro di riportare immediatamente il corpo nella stanza 219 poiché la Polizia ha dimenticato di fotografare il cadavere. La scena del crimine viene così ricostruita: il cadavere è posto con i piedi sotto il comò e la pistola sotto le gambe, posizioni alquanto insolite per un suicidio. La domanda che ancora oggi angoscia chi si appresta a leggere del caso è: la ricostruzione è fedele rispetto alla posizione originaria del corpo oppure no? Per questi ed altri motivi un esposto dei giornalisti Buttazzi, Pomati e Colonna, impreziosito di una perizia criminologica del Prof. Bruno, fa sì che il caso sia riaperto nel dicembre 2005. La successiva autopsia avvenuto nel 2006, e mai svolta all’epoca della morte di Tenco, non permette però di chiarire i punti oscuri della vicenda nonostante il corpo riesumato sia in condizioni idonee a svolgere tutti gli accertamenti. Il caso viene quindi nuovamente chiuso nel 2009: secondo la Procura della Repubblica di Sanremo, nulla contraddirebbe l’ipotesi del suicidio.
Le conclusioni della Procura sono però destinate a essere subito contraddette. Nel luglio 2011 la casa editrice Tabula Fati pubblica un libro di Pasquale Ragone (criminologo) e Nicola Guarneri (giornalista d’inchiesta). L’opera, nelle sue 300 pagine, analizza in maniera maniacale ogni aspetto del caso: le analisi balistiche e gli accertamenti medico-legali che escludono l’ipotesi suicidiaria, fino ai motivi che avrebbero portato all’omicidio Tenco attraverso un’accurata analisi storico-politica delle vicende internazionali degli anni ’50-’60.

Il libro, intitolato “Luigi Tenco. Storia di un omicidio”, farà parte di un esposto alla Procura della Repubblica di Sanremo con l’obiettivo di far riaprire il caso per omicidio a carico di ignoti. Per scrivere finalmente la parola fine in una vicenda lunga ormai 45 anni.

Pasquale Ragone