mercoledì 1 ottobre 2008

RECENSIONE di Arduino Rossi a "L'assenza"

Poesie di una poetessa dai versi efficaci, diretti, talvolta descrittivi, ma pure un po' audaci, ma non troppo.
Usa tutte le forme e lo spessore dei suoi colori, del suo sentire emozioni, gioie, ma anche la seduzione, l'amore sfuggente e vero, forse carnale, ma mai volgare.
Si propone come una donna vera, curiosa verso ciò che è misterioso: "... tu che sei l'enigma, l'altrove."
Il Mistero non lo rincorre troppo, anche lo evita e cerca ciò che è reale: "Su muri sgretolati forme, sostanze..."
E' pure una "quasi" narratrice di situazioni, narrate con mano lieve e decisa, come la seduzione femminile e i suoi eventi, talvolta fuggenti: "... venere dal pube inviolato... Brucerà un giorno... pupille accarezzano pizzi e collant... lei morde il freno... anime mani premono... Intrigante, lei sorride."
Descrive con duro realismo pure la vecchiaia: "Ho pietà delle tue mani delle tue vene grosse... Ai figli che non aspetti più davanti alla scuola."
Su tutto o sotto ogni realtà pervade un certo pessimismo, senza scampo: " Memorie d'ombra... sono solo foglie morte come certi amori."

Arduino Rossi

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